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L’idea alla base dell’impostazione relazionale-didattica Sperimentaula è quella dello “specchio”. Ci piace proporre una scuola ricca di empatia ed esperienze, perché in un ambiente confortevole e s...

La nostra idea di scuola.

Filosofia

L’idea alla base dell’impostazione relazionale-didattica Sperimentaula è quella dello “specchio”: ci comportiamo agendo come specchi nei confronti gli uni degli altri; il nostro comportamento modella quello degli altri (modelling), il senso di autostima e autoefficacia sono strettamente collegati ai feedback che i nostri comportamenti ricevono dall’ambiente circostante. Ecco quindi che:

  • imparo e insegno meglio se mi trovo in un ambiente confortevole e stimolante;
  • l’insegnante è guida-esempio per la classe: per primo/a deve attuare i comportamenti a cui desidera abituare la classe;
  • scuola e famiglie sono incoraggiate ad agire di comune accordo nell’educazione e istruzione dei bambini: le proposte scolastiche (materiali-stimolo, materiali di lavoro, documentazione…) sono costantemente condivise mediante incontri in presenza e attraverso la classe virtuale; le proposte e le perplessità delle famiglie sono ascoltate con attenzione dalla scuola.

Una scuola CON…

Ci piace immaginare e ci sforziamo di progettare una scuola ricca di ascolto, riflessione, empatia, condivisione, risate, ruoli chiari, autonomia, flessibilità, riconoscimento del valore della diversità, equità, tentativi ed errori (visti come opportunità di miglioramento), impegno, precisione, metodo scientifico, prove da superare, manualità, fantasia…

L’apprendimento.

Lo studio, l’esperienza e il confronto con i colleghi e le colleghe ci portano a osservare che l’apprendimento:

  • nasce come risposta al bisogno di soddisfare una curiosità;
  • è favorito dal trovarsi in una situazione di benessere.

L’insegnante.

Nella nostra Sperimentaula l’insegnante:

  • è esempio di educazione e responsabilità;
  • ascolta, accoglie, condivide;
  • usa adeguatamente la voce;
  • si aggiorna;
  • propone attività di scoperta, predispone difficoltà volte a stimolare la ricerca e il ragionamento, incoraggia, dimostra;
  • trasmette il messaggio che “non sapere” è umano, ammettere di “non sapere” è onesto, impegnarsi a colmare le proprie lacune è saggio.

Stare bene per crescere bene.

Un vecchio detto friulano dice: “Se dal cuore non viene, non si può fare bene”.

Imparare e insegnare sono due azioni che avvengono in un contesto contemporaneamente fisico, mentale, personale, relazionale. Sentirsi o meno a proprio agio nel contesto-classe può fare la differenza.

Daniela Lucangeli parla di “didattica del sorriso - warm cognition” e ci spiega che tra apprendimento ed emozione c’è una connessione strettissima: il concetto appreso e l’emozione provata nel farlo vengono memorizzati come un tutt’uno e verranno così rievocati ogni volta dal nostro cervello.

Personalmente siamo convinti che non sia sufficiente che i bambini stiano bene a scuola, anzi… Sono i docenti che, per primi, devono sentirsi a proprio agio! Sono loro, infatti, che hanno il compito di creare il contesto d’apprendimento e se loro stessi si sentono a disagio, come potranno trasmettere positività, curiosità, fiducia ai loro allievi?

Riteniamo quindi fondamentale creare un ambiente di apprendimento nel quale i bambini possano compiere esperienze positive e gli/le insegnanti possano crescere professionalmente ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Secondo noi, il benessere scolastico passa attraverso…

Spazi.

In spazi organizzati e comodi si impara e si lavora meglio.

Ci impegniamo a organizzare la nostra Sperimentaula in modo da favorire la comunicazione, l’ordine, la flessibilità, l’armonia.

Emozioni, relazioni e stili di apprendimento.

Siamo grandi fan della “zona di sviluppo prossimale” di Lev Vygotsky. Nel progettare le attività cerchiamo di stabilire il giusto scalino di difficoltà: abbastanza basso da infondere la fiducia di farcela, abbastanza alto da costituire una sfida.

L’essenza di Sperimentaula è la “co-costruzione del sapere”:\ io so = noi sappiamo <–> noi sappiamo = io so.\ Ciascuno di noi ha capacità, conoscenze e interessi diversi dagli altri. Condividere informazioni e mettere le proprie abilità a disposizione del gruppo permette:

  • all’individuo di rinforzare le proprie conoscenze, abilità e competenze e di compensare eventuali aree ancora in via di sviluppo grazie al contributo dei compagni;
  • al gruppo di poter contare su nozioni, abilità e stili di pensiero diversi e complementari.

Nella co-costruzione del sapere le competenze sociali giocano un ruolo fondamentale! Ognuno è parte di un team e quindi ci impegniamo a favorire l’empatia, l’autonomia e il pensiero assertivo.

Crediamo sia importante dare spazio ai diversi stili di apprendimento e ricordarsi che esistono le intelligenze multiple. Nel progettare le esperienze d’apprendimento, perciò, facciamo spazio alla didattica per deduzione, al “facendo si impara”, al pensiero divergente…

Siamo convinti, infine, che non sia la quantità, bensì la qualità delle attività a favorire l’apprendimento. Ci piace sognare un ritorno alla lentezza, alla bellezza e al gusto di fare con cura.

Attività.

In Sperimentaula l’interdisciplinarietà è il cardine della didattica: buona parte delle attività si basa sulla proposta di un tema chiave sviluppato contemporaneamente da diversi punti di vista disciplinari.

Nelle esperienze di apprendimento mettiamo in gioco di volta in volta la didattica cooperativa, il tutoring, il peer to peer, la flipped classroom.

Riteniamo importante favorire il plurilinguismo, l’uso consapevole dei linguaggi non verbali e lo sviluppo dei linguaggi grafici e musicali. Sosteniamo attivamente l’ascolto e la lettura e, quando possiamo, portiamo la musica dal vivo in aula.

La tecnologia ci piace (tanto!), ma siamo convinti che debba essere lei a servizio della didattica e non viceversa. Non abbiamo “l’ora di tecnologia” perché l’uso di LIM, tablet, smartphone, le ricerche in rete, il collegamento casa-scuola grazie alla “Classe virtuale” sono qualcosa di normale nella nostra quotidianità. Proponiamo anche attività di Coding: un ottimo esercizio di attenzione, creatività, pensiero divergente, problem solving…

La fiducia reciproca tra scuola e famiglia è una condizione necessaria alla creazione di un contesto di apprendimento sereno. Per noi, quindi, è essenziale ascoltare le famiglie e renderle partecipi della vita scolastica. Così abbiamo creato la “Classe virtuale”, ci impegniamo a pubblicare con regolarità sul sito dell’Istituto Comprensivo, organizziamo appuntamenti di “scuola aperta”, accogliamo in aula i genitori che ci offrono le loro abilità in particolari settori.

Infine, considerato che i maestri “sanno di non sapere”, ci piace invitare a scuola persone esperte che possano parlarci del proprio lavoro, delle proprie scoperte, del percorso che hanno fatto per realizzare il proprio sogno.

Obiettivi.

Gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere insieme ai nostri allievi sono molti. Proviamo a riassumerli così:

  • incrementare le relazioni empatiche, efficaci e assertive, acquisendo competenze comunicative e sociali;
  • migliorare l’autostima e il senso di autoefficacia;
  • migliorare le abilità di ricezione e produzione linguistiche in un contesto plurilingue;
  • migliorare la consapevolezza dei propri stili di apprendimento;
  • favorire la consapevolezza delle proprie capacità, vedendo nel gruppo una fonte di miglioramento e un luogo sicuro dove esprimersi al meglio per il raggiungimento di un obiettivo comune (attività di gruppo in presenza o on-line; attività a classi aperte);
  • favorire l’apprendimento condiviso sviluppando la capacità di lavorare in squadra (co-costruzione del sapere);
  • favorire lo sviluppo del pensiero divergente acquisendo competenze di analisi di situazioni e risoluzione di situazioni-problema (Coding; esperienze di laboratorio);
  • favorire lo sviluppo del senso critico e della capacità di argomentare le proprie tesi;
  • utilizzare le nuove tecnologie per acquisire e condividere informazioni mediante l’uso di GSFE e altri “ambienti” di apprendimento;
  • acquisire capacità di progettazione e verifica (riflessione sui processi di pensiero/lavoro, autovalutazione, ricerca di strategie di miglioramento per il singolo e per il gruppo);
  • imparare a documentare i propri lavori e processi di apprendimento (sviluppo della classe virtuale).

Gisella Cossaro

Laureata in Scienze della Formazione Primaria, insegna dal 2003 nella Scuola Primaria.
Il disegno, la cucina e il giardinaggio sono gli hobby che le piace portare in classe.

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