La casa del drago

Com'è la casa dei tuoi sogni?

Nella terza parte di “Mistero d’autunno” lo zio Neri Bolp racconta a Valeria e Igor i suoi viaggi in Francia, Belgio, Gran Bretagna, Spagna: attraverso i suoi ricordi i due ragazzi scoprono che l’Art Nouveau era un vero stile di vita!

In questo percorso ci siamo lasciati affascinare dall’architettura, abbiamo parlato di case e fantasticato su animali da compagnia un po’… ingombranti!

Osservare

Abbiamo osservato alcune delle più famose opere di Gaudì: Casa Battlò, Parc Guell, Sagrada Familia

Nel abbiamo studiato le forme sinuose e ardite, i colori, i giochi di luce e ombra.

Abbiamo ammirato la sua capacità di trasformare i soggetti naturali in elementi architettonici.

Italiano, Friulano, Inglese

Partendo dalla canzone “Un sium” (da “Cjantis e rimarolis pai frutins” - ed. Kappa Vu) e dalla poesia “La casa di gelato” di G. Rodari abbiamo osservato la casa in Italiano, Friulano e Inglese.

Abbiamo dunque provato a descrivere la casa dei nostri sogni: dove si trova? Quali sono la sua forma e il suo colore? Con quale materiale è stata costruita? Qual è la tua stanza preferita? Ci vivi con qualcuno?

Abbiamo ottenuto case di panna montata, di zucchero a velo, di bolle di sapone… Se si fosse trattato di una vera città, sarebbe stato proprio un bel posto dove vivere!

Dopo aver visto un video promozionale in cui Casa Battlò di A. Gaudì si anima come un grande drago, abbiamo provato a scrivere una storia.

C’era una volta un drago che… viveva in una foresta tropicale. Ognuno ha quindi immaginato la propria foresta, le particolarità del drago, il motivo del suo viaggio a Barcellona, una sua piccola avventura nella città, il perchè della sua decisione di trasferirsi nella città spagnola.

Il nostro percorso legato al drago si è concluso con la lettura del libro “Il drago sul tetto” di A. Cécile e F. Sochard.

Arte

Il video della… “Casa del drago” ci ha elettrizzati, perciò abbiamo deciso di disegnare il nostro drago personale.

Abbiamo quindi realizzato un disegno a step.

Prima, con i gessi, abbiamo creato le bolle della fantasia.

Poi abbiamo fatto crescere la foresta tropicale grazie a un collage con ritagli tratti da riviste di giardinaggio.

Infine abbiamo dato vita al nostro drago: lo abbiamo disegnato, dipinto con le matite colorate, ritagliato e incollato nel suo habitat.

A livello didattico…

Italiano: abbiamo letto e raccontato; ci siamo cimentati nella descrizione e nella narrazione; abbiamo giocato con gli aggettivi; abbiamo arricchito il nostro lessico; ci siamo confrontati sulle frasi, per condividere chiaramente le nostre idee.

Arte: abbiamo parlato di architettura e ammirato alcune opere famose di A. Gaudì; abbiamo osservato linee, forme e colori, accorgendoci di quanto anche una costruzione possa emozionare; abbiamo creato un’immagine sperimentando diverse tecniche; abbiamo disegnato un drago facendo attenzione alle proporzioni e ai particolari.

Friulano e Inglese: abbiamo imparato il lessico legato alla casa e ci siamo allenati con gli aggettivi.

Extra: abbiamo parlato di case e di animali fantastici; ci siamo allenati nel lavoro a coppie e “a cascata”.

Per noi docenti: a distanza di tempo, questa attività (seppur svolta in modo non continuativo a causa del periodo in DAD nel 2021) viene ricordata dai bambini come un’esperienza molto significativa. I riferimenti artistici, in particolare, sono riemersi spontaneamente sotto forma di esempio o di collegamento nel corso di conversazioni su diversi argomenti, anche durante il successivo anno scolastico.

Gisella Cossaro

Laureata in Scienze della Formazione Primaria, insegna dal 2003 nella Scuola Primaria.
Il disegno, la cucina e il giardinaggio sono gli hobby che le piace portare in classe.

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