Musica maestro!

Proposta di alcuni strumenti in classe per capire le caratteristiche del suono.

Il miglior modo per far amare la musica? Proporla, spiegarla, ma soprattutto viverla!

Dopo aver compreso la differenza tra suono e rumore, abbiamo cercato di capire le caratteristiche del suono sperimentandole grazie ad alcuni semplici strumenti.

L’ukulele ci ha fatto capire che una vibrazione, in questo caso generata dalla corda, può crerare un suono. Modificando la lunghezza della corda il suono può essere più o meno acuto (o grave).

Grazie alla melodica, abbiamo capito che una vibrazione può essere generata anche soffiando e che esistono suoni ben definiti che chiamiamo note.

Il didgeridoo è un esempio di vibrazione generata da una pernacchia! Esatto, avete capito bene! E’ una pernacchia a generare la vibrazione che permette a questo strumento di esprimere il suo suono caratteristico e inconfondibile.

Divertentissimo è stato capire come dovesse essere suonato, per poi “spernacchiare” all’interno cercando di creare la vibrazione esatta.

In palestra abbiamo potuto muoverci e sperimentare fisicamente ciò che la musica ci stava trasmettendo (movimenti, espressioni, sensazioni…).

Per la parte ritmica abbiamo adoperato un tamburo, riflettendo su come stavolta la vibrazione nasca percuotendo la pelle. Abbiamo usato sia le mani che le bacchette, capendo che: percussione diversa = suono diverso.

Proporre più strumenti ha permesso di riflettere su timbro, altezza, intensità e durata dei diversi suoni, incrementando l’attenzione e iniziando ad educare all’ascolto.

In classe abbiamo fatto alcuni semplici giochi di riconoscimento dei suoni. Utilizzando la melodica ho cercato di far capire come alcune note stiano bene assieme (es. re fa# la) mentre altre no.