5 vocali, 5 sensi

A E I O U... Facciamo dis-ordine per dare significato ai primi incontri con il testo scritto.

Dopo le prime settimane dedicate ad accoglienza, ascolto, conversazione, cura dell’impugnatura e del gesto grafico, orientamento nello spazio-foglio/quadretto, arriva finalmente il momento di introdurre l’alfabeto.

Questa è la quarta volta che propongo l’approccio alla letto-scrittura attraverso parole di senso compiuto e mi sento di affermare che l’ordine che ho scelto per presentare le lettere incoraggia i bambini nel percepire da subito una “stringa di grafemi” (una parola) come rappresentazione grafica di un significato.

Le vocali

Mi piace introdurre tutte le vocali insieme, farle ascoltare e pronunciare.

Incoraggio i bambini a percepire come si modifica la forma della bocca nel produrre i diversi fonemi; li invito a focalizzare l’attenzione sull’aria che parte dalla pancia, passa nella gola, fa vibrare le corde vocali, esce dalla bocca.

Quando la situazione lo consente, invito gli alunni ad osservarsi allo specchio mentre pronunciano le vocali; in caso contrario, suggerisco loro di osservare il proprio vicino di banco.

Suggerisco ai bambini di giocare con le vocali producendo suoni brevi e lunghi.

IO, Pio, Piove

Io” è una parola estremamente carica dal punto di vista affettivo, emotivo, relazionale ed è proprio per questo motivo che ho scelto di avviare la letto-scrittura proponendo insieme i grafemi I-O.

Abbiamo perciò scritto “IO” con le tessere mobili e con la matita, ci siamo fatti un autoritratto, abbiamo raccontato ciò che ci piace, abbiamo creato la nostra presentazione usando timbri, stencil, carta stagnola, pennarelli, una foto…

Da subito abbiamo provato a giocare con i grafemi: che cosa succede scambiandoli di posto?

Ci siamo accorti che la catena dei suoni cambia: cambia la parola, cambia il significato.

OI” ci ha fatto pensare alle esclamazioni di dolore! Abbiamo detto sottovoce che per scrivere “il suono di quando ti fai male” è, però, necessaria un’altra lettera (“…ma questa è un’altra storia e la racconteremo un’altra volta” - cit. M. Ende).

Abbiamo ascoltato “L’Anisello Nunù” e scoperto che questo asinello speciale esclama “Oi - oi”.

Per consolidare il riconoscimento di “I - O” ci siamo divertiti a preparare un gioco con i timbri: ciascuno ha predisposto una cartella seguendo le istruzioni, poi ci siamo scambiati i fogli e abbiamo dato la caccia alle due lettere imparate.

Pio-Pio” è un pulcino davvero piccolo. Tutti non perdono occasione di ricordarglielo finchè un incredibile incidente occorso a Topo Totò non mette in risalto il coraggio del giovane pennuto.

La scelta del nome “Pio-Pio” non è casuale: “P” sarà la prima consonante presentata e viene qui anticipata per facilitarne in seguito il riconoscimento.

La storia di “Pio-Pio” è il primo di una serie di racconti che ho scritto per presentare via-via i diversi fonemi-grafemi. Ogni storia è collegata alle precedenti e propone molte parole che iniziano con il suono in esame.

Abbiamo dunque ascoltato le avventure di “Pio-Pio” e ci siamo confidati le nostre emozioni nel sentirci dire “sei piccolo” oppure “sei grande”.

Abbiamo iniziato a comprendere l’importanza di ascoltare in modo attivo giocando con gli indovinelli figurati.

Piove” è qualcosa che in Friuli, a ottobre, di sicuro accade… Approfittiamo dell’occasione per introdurre la “E”!

Abbiamo ascoltato il rumore della pioggia in aula, in atrio e all’aperto interrogandoci sul perchè esso cambi a seconda dell’ambiente in cui ci troviamo. Abbiamo introdotto l’idea di “cassa di risonanza” e parlato del volume.

Ci siamo raccontati i giochi che amiamo fare quando piove e le emozioni che ci suscita la pioggia nelle diverse stagioni.

Oca, Ape, Amica, Cacao

Pio-Pio ha salvato il topolino Totò e perciò Oca Olga prepara per lui una deliziosa torta al cacao, ma… ahimè lo zucchero è finito! Ape Alina (ex Ada: le piace cambiare nome ogni tanto…), grande amica, salva la situazione con un vaso di dolcissimo miele.

Abbiamo introdotto la “A”, dato risalto alla “O” e continuato a usare “I” ed “E”. A livello di consonanti abbiamo posto l’accento su “P-M-C”.

Partendo dalla parola “amica”, abbiamo anticipato l’idea di radice e desinenza.

Abbiamo provato a preparare la cioccolata calda con il cacao amaro: abbiamo osservato, annusato, assaggiato, avanzato e verificato ipotesi.

Abbiamo introdotto i connettivi temporali “prima, dopo, infine, adesso” e iniziato a ragionare sulla causalità.

Abbiamo parlato delle nostre esperienze in cucina e del nostro renderci utili in famiglia.

Ci siamo soffermati a riflettere sull’amicizia e sull’importanza di sostenere gli amici quando ne hanno bisogno.

ELOISA, erba, Arturo

Oca Olga manda Asino Arturo e Istrice Igor a raccogliere erbe aromatiche per preparare una frittata. La schizzinosissima Lepre Eloisa (che mangia solo erba e fiori) imparerà ad assaggiare e scoprirà un mondo di sapori.

Il nome “Eloisa” raccoglie tutte le vocali incontrate finora, “Arturo”, invece, introduce la “U”.

Abbiamo condiviso le nostre abitudini a tavola, parlato dell’importanza di una dieta varia e ragionato sul fatto che sforzarsi di assaggiare un cibo prima di rifiutarlo è, oltre che un comportamento educato, una possibilità di scoprire nuovi sapori e conoscere meglio i propri gusti.

Abbiamo osservato, toccato e annusato diverse erbe aromatiche. Le abbiamo descritte e ne abbiamo colto somiglianze e differenze.

Abbiamo introdotto l’idea di “soggettivo vs oggettivo”.

Abbiamo raccontato degli orti e giardini che abbiamo a casa e dai nonni.

Ci siamo scambiati ricette e leccati i baffi pensando a quel goloso sugo che… (ecco, mi torna l’acquolina in bocca).

Abbiamo disegnato le erbe osservandone la fotografia ingrandita grazie al monitor touch.

Aiutandosi tra loro, i bambini sono riusciti a scrivere i nomi delle erbe alla lavagna, riconoscendo via-via le vocali presenti in ogni parola.

Ugo

Nel bosco vicino alla fattoria vive Lupo Ugo, il lupetto più fifone che si sia mai incontrato in una storia. Ugo, però, per sfuggire alle proprie paure, ha imparato a correre velocissimo. Sarà così che, con il supporto di Istrice Igor, salverà il bosco da uno spaventoso incendio.

Ugo è l’ultimo personaggio dello step “vocali” e allarga l’orizzonte al bosco dove saranno ambientate molte delle storie dello step “consonanti”.

La storia di Ugo è piuttosto lunga e mi piace raccontarla creando un’atmosfera adatta: luci spente, tende chiuse.

Ho chiesto ai bambini di aiutarmi a drammatizzare il racconto: abbiamo fatto finta di dormire, di sentire il vento nelle orecchie, di strofinare il naso nella pelliccia morbida di Mamma Lupa, di sentire uno strano odore, di trovarci davanti alle fiamme…

Probabilmente i nostri ululati hanno lasciato piuttosto perplesse le classi vicine! Di certo veder saltare tutti i bambini sulla sedia insieme a Ugo è stato qualcosa di impagabile.

Abbiamo discusso del coraggio, della paura e di quanto sia importante essere incoraggiati e incoraggianti.

Abbiamo parlato del bosco e dell’ambiente: i bambini hanno condiviso le proprie conoscenze delle problematiche ambientali e hanno espresso il proprio parere sulle cause dell’emergenza. Insieme abbiamo provato a pensare a qualche piccolo, ma importante impegno che ciascuno di noi può assumersi per contribuire al risanamento dell’ambiente.

A livello didattico…

Italiano: abbiamo introdotto i concetti di fonema e grafema; abbiamo ascoltato, prodotto, scritto e letto le vocali; abbiamo anticipato alcune consonanti; ci siamo allenati nell’ascolto; abbiamo parlato tanto per sviluppare la capacità di esporre il nostro pensiero; abbiamo accennato all’idea di radice e desinenza; abbiamo dato un’occhiata a tutte le lettere grazie all’alfabetiere dinamico.

Arte: abbiamo disegnato tanto e sperimentato diversi tipi di colore (pastelli, pennarelli, tempere, gessetti…) e tecniche pittoriche; ci siamo cimentati nella copia dal vero.

Friulano e Inglese: abbiamo scoperto il nome di alcune piante e imparato il nome dei colori in queste lingue.

Storia: abbiamo introdotto i connettivi temporali e la causalità; ci siamo allenati a ricostruire sequenze temporali.

Musica, Scienze e Tecnologia: abbiamo parlato di suoni e rumori; abbiamo ascoltato e prodotto suoni diversi per durata e volume; abbiamo introdotto l’idea di “cassa di risonanza”.

Scienze: abbiamo utilizzato i 5 sensi per compiere esperienze, osservare, raccogliere informazioni, verificare ipotesi.

Extra: abbiamo parlato di emozioni, impegno, amicizia, ambiente e buone maniere; ci siamo conosciuti meglio; abbiamo superato alcune paure e migliorato la nostra autostima; siamo andati a caccia di menta piperita nell’orto didattico.

Gisella Cossaro

Laureata in Scienze della Formazione Primaria, insegna dal 2003 nella Scuola Primaria.
Il disegno, la cucina e il giardinaggio sono gli hobby che le piace portare in classe.

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